Una camminata cercando le tracce della storia pagana della città nella sua storia cristiana
Domenica 13 dicembre, con l’approssimarsi del Natale, lo staff di RomaCammina ha ideato un nuovo percorso che si snoda tra le vie cittadine per scoprire come – anche per le festività – l’epoca moderna sia figlia, e frutto, del passato.
Molte usanze, usi, costumi, modi di dire o fare ci vengono infatti tramandati dalla nostra cultura e dalle epoche più antiche.
Informazioni
appuntamento
ore 10.00
di fronte al roseto comunale - piazzale Ugo La Malfa
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staff
Alessandra (338.3664726)
Donatella (347.4447631)
Sabrina (347.7065221)
durata
intera mattinata
costo
10,00 € per i soci
15,00 € per i non soci (compresa copertura assicurativa giornaliera)
(a tutti i partecipanti verrà inviato un opuscolo con alcuni riferimenti dei luoghi che attraverseremo)
difficoltà facile
percorso ad anello di circa 10 k, con alcuni saliscendi in ambito urbano
NATALE
Quasi tutti i popoli avevano un dio nato il 25 dicembre: Horus in Egitto, Thammuz a Babilonia, Mithra in Persia, Freyr tra gli Scandinavi, Zeus, Bacco ed Ercole in Grecia, Ati in Frigia.
CANDELORA
La denominazione popolare di Candelora deriva dalle somiglianze con il rito del Lucernare.
I romani, per le calende di febbraio, illuminavano la città per tutta la notte con fiaccole e candele, in onore della dea Giunone
IMMACOLATA
Nel corso dei secoli la madonna raccolse in se tutti i principi delle dee pagane femminili, materne e vergini.
Fu nel concilio di Efeso (città in cui vigeva il culto di una madonna pagana: Artemide) che si sancì definitivamente il concetto di Maria madre di Dio.
Pantheon
Dedicato al culto di tutti gli dei, il Pantheon fu costruito dall’imperatore Adriano tra il 118 e il 125 d.C., trasformando il precedente tempio di età augustea.
La sua struttura ripropone idealmente una sfera perfetta, con evidente richiamo simbolico alla sfera celeste.
Ara Coeli
La Chiesa di S. Maria dell’Aracoeli sorge sulle rovine del Tempio di Giunone Moneta, sulla cima più alta del Colle Capitolino. Il suo nome fa riferimento a una leggenda secondo la quale la chiesa sorge nel punto esatto in cui una sibilla predisse all’imperatore Augusto la venuta del figlio di Dio.
Foro Olitorio
Le fonti antiche citano nel Foro Olitorio, l’antico mercato delle erbe vicino al Tevere, quattro templi dedicati a Giunone Sospita, a Giano, alla Speranza e alla Pietà. Tutti furono distrutti, ma i resti sono ancora parzialmente visibili essendo stati inglobati nella chiesa di San Nicola in Carcere.
Lo staff, responsabile delle varie proposte, fornirà tutte le indicazioni necessarie e si riserva la possibilità di non ammettere alla camminata chi non sia in possesso dell’equipaggiamento adeguato.