Una camminata speciale con il naso all’insù, alla scoperta delle architetture che hanno determinato l’aspetto attuale della città balneare e dell’affaccio al mare di Roma
Domenica 17 gennaio andremo a scoprire le diverse tendenze artistiche di cui è ricca oggi Ostia, il centro marino che spazia dal tardo eclettismo, al gusto liberty e déco, fino al lessico razionalista degli anni Trenta del Novecento.
Nel dopoguerra, poi, la cittadina balneare riceve un nuovo impulso e oggi ne possiamo rivedere alcuni tratti propri degli anni ’50 e ’60 del boom economico e di una più recente caratterizzazione con la zona portuale e con alcuni impianti sportivi del lungomare.
Informazioni
appuntamento
ore 10.00
di fronte alla Lega Navale - lungomare Caio Duilio
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staff
Alessandra (338.3664726)
Donatella (347.4447631)
Sabrina (347.7065221)
durata
intera mattinata
costo
10,00 €
(a tutti i partecipanti verrà inviato un opuscolo con alcuni riferimenti dei luoghi che attraverseremo)
difficoltà facile
percorso ad anello di circa 10 km in ambito urbano
ATTIVITÀ RISERVATA
AI SOCI DI ROMACAMMINA IN REGOLA
CON IL TESSERAMENTO ANNUALE 2021
OSTIA DELL'INIZIO DEL '900
“Ostia nuova”, nella concezione dell’Associazione artistica tra i cultori di architettura di Roma che nel 1916 elaborò il Piano regolatore generale del nuovo borgo marino, veniva impostata come una “elegante e solare città giardino” destinata allo svago e alla rigenerazione fisica e spirituale.
Risalgono a questo periodo le palazzine ed i villini liberty del centro storico, le case popolari su via della Marina e corso Duca di Genova, oppure il Palazzo del Pappagallo che si trova sulla piazza Anco Marzio.
OSTIA DEL VENTENNIO
Negli anni ’30 il Lido di Roma assume sempre più la fisionomia di città: l’apertura della viabilità di scorrimento e accesso diretto dalla capitale impone l’arretramento della stazione centrale e la realizzazione di alcuni edifici pubblici contigui.
Sono di questo periodo il Palazzo del Governatorato, progettato dall’architetto Vincenzo Fasolo nel 1924; la Colonia, poi denominata Vittorio Emanuele III, costruita tra il 1916 ed il 1920 su progetto dell’architetto Marcello Piacentini destinata inizialmente a ospedale per le cure elioterapiche di bambini affetti da tubercolosi.
OSTIA DEL DOPOGUERRA
Gli eventi della guerra passano su Ostia segnandola profondamente con la distruzione di alcuni stabilimenti balneari tra i quali, il più evidente e doloroso, è quello dello stabilimento Roma che costituiva forse il segno più forte ed emblematico dell’insediamento urbano.
Nel periodo del dopoguerra si assiste poi ad una serie di cambiamenti eclatanti caratterizzati principalmente dal prolungamento della linea ferroviaria.
La fase di ricostruzione vede una nuova riaffermazione del litorale romano anche attraverso il cinema che ne diffonde l’immagine di luogo destinato all’evasione e alla mondanità: la costruzione negli anni ’50 dello stabilimento Kursaal (progetto di Attilio Lapadula e Pier Luigi Nervi) allo sbocco della via Cristoforo Colombo ne è solo un esempio.
Lo staff, responsabile delle varie proposte, fornirà tutte le indicazioni necessarie e si riserva la possibilità di non ammettere alla camminata chi non sia in possesso dell’equipaggiamento adeguato.