PREVIEW – Corchiano e il Monumento naturale delle forre

Scopriremo questo suggestivo territorio falisco accompagnati da Fondazione Corchiano Monumento Naturale Onlus (FCO).

Monumento Naturale delle Forre di Corchiano

In cammino tra le vie cave

Corchiano (nome antico Fescennium)  è un piccolo borgo del viterbese che sorge su uno sperone di tufo circondato dall’incontaminato verde delle forre. Per questa bellezza naturalistica e storica nel luglio 2008 è stato designato dalla Regione Lazio Monumento Naturale delle Forre di Corchiano.

Inizieremo il percorso partendo dalla chiesa della Madonna del Soccorso, fatta costruire da Sisto IV per aiutare i pellegrini in transito lungo la via Amerina. L’architettura rinascimentale è attribuita a Giuliano da Sangallo nel XV secolo ed è stata dichiarata monumento nazionale nel 1902.
Poi ci si inoltra nel bosco ricco di biodiversità accompagnati dallo scorrere del fiumiciattolo, incontrando insieme alle forre, un tratto dell’antica via Amerina, la via Cava della Cannara, la via Cava S.Egidio, la via Cava della Spigliara e le Cascate e Sorgenti del Sambuco. Saliremo poi verso il centro storico di Corchiano, un ricco insediamento falisco, che ebbe importanza proprio per la vicinanza con la via Amerina e Civita Castellana. La sua storia è piena di episodi cavallereschi e nel Rinascimento fu un importante dominio dei Farnese. Lo stemma di questa famiglia, il giglio, appare spesso nei vicoli del centro storico come nella fontana.
Nell’antico borgo faremo la sosta pranzo presso La Taverna delle Forre con la tipica cucina locale e con menù concordato.
Dopo pranzo, sempre nel borgo, visiteremo La Fescennina una Azienda Agricola Biologica della famiglia Sciardiglia con degustazione e vendita dei prodotti locali.

L’area protetta si distende lungo il corso del Rio Fratta, un torrente che scorre all’interno della forra sotto al centro storico.

In questo luogo possiamo incontrare oltre alle forre (strette gole di erosione tra pareti alte e perpendicolari in fondo alla quale scorre un corso d’acqua) i segni di valore archeologico, che le popolazioni hanno lasciato qui nelle epoche trovando, cavernette preistoriche e protostoriche, tombe e vie cave falische, un ponte romano, un tratto della via Amerina, antiche mole, opere idrauliche falische, nonché una centrale idroelettrica che, in funzione fino ai primi anni Sessanta del Novecento, rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale.

Siamo nel territorio dell’antico popolo italico dei Falisci, attraversato dalla via Amerina, un percorso che a partire dal III sec. a.C., collegava Veio con Ameria, l’attuale Amelia (da qui il nome Amerina), toccando i centri di Nepi, Falerii, Fescennium (Corchiano), Gallese, Vasanello e Orte per poi innestarsi sulle vie romee che risalivano l’Italia verso nord-est.
Corchiano potrebbe essere il luogo in cui ebbero origine i Fescennini versus, rozzi versi da cui derivò la satira.

Le campagne attorno a Corchiano sono ricche di oliveti e vigne ma è la coltivazione e produzione di una qualità particolare di nocciola, la “tonda gentile romana”, DOP e biologica, la regina di questo territorio. Nel distretto di Corchiano sono riusciti a preservare il nocciolo spontaneo coltivato dagli etruschi che predilige gli ambienti freschi ed umidi boscati come le forre del Viterbese, dando vita a dei prodotti alternativi alla classica Nutella di qualità superiore come la Naturella.

Appuntamento

ore 9.45
CORCHIANO - via Madonna del Soccorso
(CLICCA sull'icona per la mappa)

Staff tecnico

Elena (347.1111895)
Donatella (347.4447631)
Alessandra (338.3664726)

Costo

10,00 €

programma

ore 10.00
partenza della camminata

ore 13.00 circa
pranzo presso Taverna delle Forre a prezzo concordato (primo e contorno 18,00€; secondo e contorno 20,00€ compresi bevande, dolce e caffè)
primo a scelta tra fettuccine con lepre o cinghiale o funghi, gnocchetti guanciale pachino e nocciole; secondo a scelta tra galletto, tris di maiale, scaloppina; verdure di stagione

pomeriggio
rientro a Roma

DIFFICOLTÀ FACILE

Camminata ad anello di circa 10 km (inclusa visita del borgo) con un dislivello massimo di 250 mt
(CLICCA sull'icona per verificare le caratteristiche e le descrizioni dei vari livelli di difficoltà)

Lo staff che ha curato sopralluoghi e logistica

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